venerdì 21 settembre 2007

Tiè

Alla faccia dell'Autunno che incalza, io me ne vo al mare.

"Tutti al mareee... Tutti al mareee... A mostrar le chiappe chiareeee...
... Zan Zan!!"


Alè (cit.)
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21 settembre: ODE ALL'AUTUNNO

"L'Autunno è arrivato, puntuale e fetente
ma oggi c'è il sole, alto e potente.

Fa un po' freschetto e le foglie son gialle
bisognerà coprirsi, che rottura di palle.

La nebbia è in agguato e la pioggia ci aspetta
speriam che sti tre mesi passino in fretta

Io amo l'estate e per lei faccio il tifo,
oh caro Autunno, tu lo sai, mi fai schifo."

Unoduetre... Prova

Il gravoso impegno su cui facevo tanto la misteriosa nei giorni scorsi, altro non era che La Prova... Ovvero una “lezione pilota” di Beach Volley.

Dico “La Prova”, perché sarei stata attentamente osservata, per poi decidere se inserirmi in un corso base, intermedio o avanzato.

Ero uscita tutta gasata, avevo preparato la “divisa” del debutto da tempo, partita decisamente in quarta.

Me ne sono tornata a casa un po' con la piva, un sacco di dubbi, e un raffreddore garantito.

Il posto mi piace, il centro sportivo non è male, la gente sembra simpatica.

Ma.
Intanto le prospettive “cannottierina e pantaloncini ggiusti così sembro una sportiva che non scherza, chissà magari nessuno si accorge che non gioco a pallavolo da una vita, e poi sono alta, ecco sono un concentrato di potenzialità agonistiche” sfumano da subito, perché faceva un freddo becco e non sono riuscita nemmeno a mostrare un quadratino della mia “mise” da competizione.

Poi la sabbia.
Mi aspettavo di trovarla, eh, solo che ero abituata ad un contesto marino, dove la sabbia è qualcosa che riporta solo dettagli positivi tipo paletta&secchiello, pista per le biglie e buche.
Se ci devi giocare, al mare la sabbia vuol dire soltanto fatica, sudore, rotolarsi, inzozzarsi, poi via belli accaldati, un tuffo in mare e una nuotata rinfrescante… Doccia fredda, aperitivo, costume, e tutte le cose che si legano all’estate.
Invece ieri sera ho perso la sensibilità nei piedi, la sabbia era ghiacciata, un tantino tagliente, e insolitamente appiccicosa.
A fine serata ne avevo ovunque, addosso, negli occhi, seminata lungo il percorso, in macchina e in casa. Una gioia.
Quindi bella sì la sabbia, ma se sei all'aperto, al freddo e al gelo, impigrita e di fretta... Beh rompe un po' le palle.

Altra cosa. Il beach volley proprio.
Ci sono delle regole completamente nuove per me, che mi sembrano oltretutto assurde. Ieri hanno cercato di spiegarmene una che ha a che fare con i giri del pallone, tipo che se la palla gira troppo è fallo o una cosa simile, che evidentemente non ho capito.
Già lì la mia palla, iniziava a girare (ahahah!).
Poi si gioca in due.
Ora, anche questo lo sapevo, però riportata sempre in un contesto marino, dove si è lì un po' tutti assieme a fare i cazzoni ci sta... Ieri sera la cosa si faceva più seria e davvero tutto quel campo andava coperto in due! Per me è troppo grande... o forse ho sempre giocato in campi farlocchi (più probabile).
La sabbia rallenta tutto, e per una che già ha i riflessi "comodi", non aiuta. C'è poca azione, quando si attacca, al 90% è punto, e il gioco si ferma.
Poi il bello del gioco di squadra, in cui ci sono ruoli, tattiche, posizioni...si riduce tutto a due persone, che come squadra sono un po' pochine.
Nella pallavolo si gioca in sei, hai il tuo spazio ma se non la prendi puoi sempre dire che magari non spettava proprio a te… Nel beach no, se manchi una palla e hai mezzo campo da coprire, la responsabilità è tua, non se ne esce.
Poi devi ricevere, neanche il tempo di passarla al tuo compagno, che già te l’ha alzata e devi buttarla di là...(quindi vuol dire correre per ricevere con conseguente caduta, rialzarti di colpo, capire dove se e dove devi andare, rimetterti a correre per arrivare sottorete)… Troppe cose da fare troppo in fretta!!
Poi me l'hanno voluta passare come un gioco dove trionfa la sportività, come una grande festa, ma anche lì ho avuto l'impressione che, dicono dicono, ma siano tutti parecchio competitivi, e ho già addocchiato i classici invasati sportivi, categoria che non sopporto proprio.

Insomma, sicuramente devo rivedere il mio concetto di “sport”, a cui da tempo non ero più abituata (alla velocità, i riflessi e tutte quelle cose faticose) , ma legavo il beach volley ad una serie di concetti piacevoli, senza considerare che era ovvio che lì non ci fossero. Il caldo, gli amici, il mare, il sole, il cazzeggio.

Quando mi han chiesto gasati e sorridenti “Allora…com’è andata??Bello eh??” io ingenuamente ho detto proprio queste cose al tipo che mi chiedeva se sarei tornata.
Chiudendo con un sincero “Eh non so, ci devo pensare”.

In realtà mi veniva da dirgli "Oh bello, il beach nasce dalla pallavolo... Sarà mica uno sport serio questo, rilassatevi un momento, siamo qui per giocare!!"
E invece questi credono davvero che sia uno sport a sè e soprattutto che se vieni dalla pallavolo hai un sacco di abitudini malsane che ti dei assolutamente levare.
Mi hanno pure detto che avrebbero iniziato il mio "processo di purificazione". Eeeehhh?? Io non mi voglio purificare!!! Anni e anni per imparare quelle due cose che so di pallavolo che ora me le devo dimenticare? Ma siamo matti?? Nononono.

Insomma sono uscita con un “Ciao ciao non mi rivedete più” stampato in fronte.

Poi, nella notte, come al solito, i primi dubbi.

Quale sarebbe l’alternativa? Qualcosa devo fare, cacchio, l’ho scritto nei miei buoni propositi.
Di fare palestra non se ne parla. Mi vorrei divertire, mi piacciono gli sport di squadra, anzi no, mi piace proprio la pallavolo. Solo che lì ho trovato solo cose moolto agonistiche, e sono fuori tempo, fuori età, fuori tutto.
Il beach volley sembrava un buon compromesso. Poi questo corso mi impegnerebbe un solo giorno a settimana… qualsiasi altro sport probabilmente me ne chiedeva due, e forse diventavano troppi (cioè, c’ho una vita io, cioè faccio un zacco di cose, cioè mica c’ho tempo da perdere).

Inoltre questo sarebbe un corso trimestrale… a dicembre finisce tutto.

Tutto sommato potrei anche provare, eh.

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giovedì 20 settembre 2007

The list

Per me settembre è un po' come gennaio, l'ho già detto.
E' tempo di buoni propositi allora...quelli che tutti fanno a gennaio, io li faccio ora.
Non ne mantengo mai nessuno, in realtà non ha senso che li faccia, ma mi vengono spontanei e comunque finisco per pensarci.
Anzi, per ovviare a questo problema, il più delle volte li penso, li metto lì, poi non ne comincio nemmeno uno, così sono tranquillizzata dal fatto di averli esperessi, e mi salvo dalla delusione di non essere riuscita a mantenerli.
Non fa una piega. Sono un'inguaribile struzza.

  • Tenere il conto di quello che spendo (facendo in modo che sia meno di quello che guadagno)
  • Leggere di più (e senza addormentarmi)
  • Intraprendere una qualsiasi attività sportiva, in maniera continuativa (qualsiasi)
  • Rimettermi a studiare le cose che mi interessano (mens sana in corpore sano)
  • Fare delle belle fotografie (?!?!?)
  • Sostituire il mio inglese "da sopravvivenza" con uno "da combattimento" (the pen is on the table, o giù di lì)
  • Prendere le cose con più leggerezza (peace&love)
  • Diventare più b(u)ona (opération valorisation!)

Mi verrebbe da aggiungere "decidere cosa fare da grande", ma non vorrei mettere troppa carne al fuoco, nè spararle lì troppo grosse... che questo, al momento, nella scala delle possibilità sarebbe al pari della pace nel mondo. Sigh.
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martedì 18 settembre 2007

Il sogno di domenica

Avevo anche scritto un post dettagliatissimo sul mio sogno di domenica notte, che mi aveva davvero turbata. Ma ho pensato che non rendeva l'idea così, a distanza, allora l'ho cancellato.

Dirò solo che era ambientato a Milano, e io stavo sfuggendo da Sylar, il cattivone di Heroes che mi voleva uccidere. Qui ci sarebbero venti minuti buoni di inseguimenti e sparatorie ma ve li risparmio.
Temeraria decido che piuttosto che farmi prendere da lui preferisco morire, così comincio a fare harakiri con il primo oggetto che mi ritrovo in mano mentre scappo... un appendiabiti (sì, di plastica, tra l'altro).
Nonostante il minestrone di viscere che mi stavo infliggendo, non riesco nemmeno a perdere i sensi, quindi chiamo un'ambulanza. Mi tiro su la maglietta per mostrare gli inequivocabili segni delle ferite ma… Niente di niente. Niente sangue, niente budella, sono sana come un pesce.
L'equipaggio, che ovviamente conosco, comincia ad insultarmi per averli inutilmente svegliati e perchè "Vergognati, al 118 gli scherzi non si fanno!"
Insomma io ero la cheerleader ma nessuno di quei fetenti mi credeva.

L'avevo detto che così non rendeva.
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MTV Day 2007

Negli ultimi (10) anni non mi è mai passato neanche per l’anticamera del cervello di andare all’ Mtv Day, sia chiaro.
Quest’anno, non so cosa mi è preso, decido di appoggiare la proposta avanzata dall'Amica Naturista, di mescolarci alla folla di adolescenti urlanti.

Alla fine, vi dirò, mi sono proprio divertita. A parte i momenti morti tra un’esibizione e l’altra e gli imbarazzanti siparietti di quei fastidiosissimi VJay, mi è piaciuto tutto.
E poi, diciamocelo c’erano alcuni personaggi interessanti, che tolte le vesti della finta snob musicale, non mi vergogno a dire che mi piacciono.

Primo tra tutti Jovanotti, ovvio.

Ecco, da qui in poi scriverò cose che a molti immagino che faranno storcere il naso, quindi se siete di quelli che “Che schifo la musica italiana!...Oh cielo questo parla solo di SoleCuoreAmore!... Che tristezza questi cantanti improvvisati!...”… Beh risparmiatevi la lettura.

A me Jovanotti piace. Punto.
Non sa cantare, è stonato, e fa tante canzonette. Ma tra una canzonetta e l’altra sa anche scrivere cose intelligenti, tiene molto all’aspetto strumentale di ogni pezzo, si circonda di musicisti parecchio bravi, ed è un vero animale da palcoscenico. Quello che fa può piacere oppure no, ma secondo me lo fa bene, è coinvolgente, e ai concerti non si risparmia mai. Soprattutto gli piace sperimentare cose nuove, suoni, tecnologie, arrangiamenti, collaborazioni.
Oppure è solo un genio della comunicazione e del marketing di se stesso... Beh se fosse, bravo lo stesso, tanto di cappello.
In più ha la “s” sifula, che mi piace tanto, e poi secondo me è proprio bello, checchesenedica.
"Falla girare falla girare falla girare così che tutti la possano vedere
Falla girare falla girare falla girare
così che tutti la possano sentire"


Tizano Ferro.
Ecco parliamone. La sua esibizione è iniziata mentre osservavamo le ragazzine di fianco a noi che, accompagnate dalle rispettive mamme (altrettanto infoiate, devo dire), facevano una tenerezza infinita dimenandosi per il loro idolo, tutte pittate con la scritta "Tiziano ti amo".
Da lì a poco, mi tocca ammetterlo, pure noi abbiamo abbandonato ogni pudore e ci siamo messe a ballicchiare (un po' infoiate pure noi)...
Il ragazzo in questione mi sta simpatico, secondo me ha anche una bella voce, certo il suo target è quello che è, ma se ti vuoi fare un bel pianto da sfogo certe sue canzoni ti danno la spintarella necessaria.
"Vorrei soltanto che la notte ora velocemente andasse. E tutto ciò che hai di me di colpo non tornasse. E voglio amore e tutte le attenzioni che sai dare... E voglio indifferenza se mai mi vorrai ferire"


Carmen Consoli.
Ecco...non saprei dire. C’è stato un periodo che adoravo la Cantantessa, poi non so come ho smesso un po’ di seguirla….e boh, non mi ha preso come una volta. La trovo sempre affascinante, intelligente e talentuosa, ma mi ha lasciato un po' indifferente questa volta.
"Margherite bianche tra i capelli neri, Matilde odiava i gatti, gli arrampicatori sociali, le cravatte verdi, le spiagge affollate. Matilde odiava i gatti, parenti, vicini e lontani"


Articolo 31.
Sono un po’ in rotta, infatti hanno cantato separati, Hanno fatto insieme solo 3 canzoni, alla fine. Ma queste 3 erano “Maria Maria”, “Funkytarro” e “Tranqui funky”, sono tornata indietro di 10 anni, quindi bravi anche loro. Anche se avrei voluto sentire "Spirale ovale" per dire di essere davvero soddisfatta.
"Io sono un porco, sono un balordo, faccio rime giù in città... Senza pudori nè riguardo, sono un funkytarro ! Io sono un porco, a volte storto, faccio rime giù in città, ma di parole mai a corto, apri il tuo cuore baby perchè sono qua"


Infine Biagio.
Ecco, lui direi che mi piace un po' come a mia mamma piaceva Baglioni quand'era pulzella.
I suoi testi son fatti di rime facili e ritornelli orecchiabili. Parla sempre delle stesse cose, e le sue canzoni sembrano tutte uguali.
Ma chissenefrega aggiungerei.
Lo ascolto volentieri, è belloccio e sculetta che è un piacere.
Leggerezza, va bene così.
E un sacco di ricordi belli belli.
"Dicono che col tempo arriverò... A far convivere io e te l'amore... Dicono che per stare insieme a te, bisognerebbe darti e mai privarti..."



Ahimè ci siamo persi Elio, e i Rezophonic, ma tutte quelle in piedi ore non le avremmo rette…







Beh morale: è evidente che il mio spirito critico è andato a farsi benedire, visto che bastano un po' di musica dal vivo, un bel sole e tanta gente per farmi capitolare.

Certo pensando a dove mi trovavo circa un mese prima… mi veniva giù la lacrimuccia.
Tutta un’altra musica, e poi era agosto.
Là invece era irrimediabilmente settembre, e ogni cosa sembrava volermelo ricordare.
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lunedì 17 settembre 2007

Volevo

Volevo fare il resoconto della giornata di sabato.
Volevo parlare di tutti i buoni propositi settembrini che mi sono venuti in mente ieri.
Volevo anche raccontare il sogno di stanotte, che mi ha impedito di dormire dalle 4 in poi.

Volevo, ma sono troppo scoglionata per scrivere di qualsiasi cosa.
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giovedì 13 settembre 2007

...

"... Accadono cose che sono come domande.
Passa un minuto oppure anni, e poi la vita risponde"
(A. Baricco, Castelli di rabbia)
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E' uno sporco lavoro

Dal TgCom di oggi:

Designer senza lavoro diventa ladro
Verona,polizia lo ferma dopo 22 rapine

A causa dei debiti e da una crisi sul lavoro, un desiger di mobili incensurato si è trasformato rapinatore mettendo a segno in un anno 22 "colpi". All'ennesima rapina è stato bloccato dalla polizia in un supermercato di Verona mentre si apprestava ad estrarre la pistola. L'uomo, 40 anni, ha amesso le sue responsabilità, dicendo che la mancanza di lavoro l'aveva portato a rapinare i supermercati per mantenere sé stesso e la moglie.


Ho detto tutto.
E ieri sera infatti ho rubato un bicchiere.
Più che altro l'ho preso in prestito in un locale e l'ho restituito ad un altro. Ma si comincia così, meglio che cambi mestiere.
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mercoledì 12 settembre 2007

Supergiovane

Le mie ultime 24 ore:

- ne ho dormite solo 3
- sveglia h. 6.30
- bicicletta e ufficio
- macchina&coda in autostrada con il CapoCapo
- cliente n°1
- saltato il pranzo
- macchina&coda
- cliente n°2
- piadina di merenda
- macchina&coda
- ufficio
- bicicletta e casa
- trucco&parrucco
- macchina&metropolitana
- aperitivo&cena milanesi
- metropolitana&macchina
- casa
- blog

Tutto ciò per dire che sono supergiovane, che ho energie da vendere e che ora posso trascinarmi a letto con la coscienza a posto.
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martedì 11 settembre 2007

Prendi questa mano, zingaraaa!!

Aspettando il palesarsi (!!) dei poteri di cui ho precedentemente parlato, ho pensato di dare una sbirciatina al futuro, viste le condizioni incerte e precarie in cui verso.
(Ok, non era uno dei poteri che desideravo, infatti trattasi di "sbirciatina"innocente, non mi interessano le visioni degli avvenimenti catastrofici che verranno).

E quale cosa migliore se non farsi leggere la mano?
E quale modo migliore di farsi leggere la mano, se non affidarsi ad un efficientissimo servizio su internet? Comodo, rapido, gratis.

Mano destra sul mouse, mano sinistra davanti alla faccia, per scorgere e interpretare ogni minima rughetta, sporgenza, solco, cunetta etc.
Dopo infiniti passaggi si calcola il risultato e... Tadaaaann!!
Delusione.

Io mi aspettavo previsioni sul futuro, farai questo e quello, andrai di qui e di là, vivrai felice e contenta.... E invece no, solo una specie di profilo/oroscopo che mi lascia nuovamente ignara e curiosa.

Però ci ha preso!
(beh... determinazione e capacità di accettare i cambiamenti a parte)














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lunedì 10 settembre 2007

Basta poco

Una serata inaspettata, rilassante, che sembra sia ancora vacanza.
Un regalo a sorpresa, e una persona che è molto molto più di una semplice "collega".
Basta poco, e sembra un po' meno lunedì.
Grazie!!
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Ti auguro tempo

Non ti auguro un dono qualsiasi,
ti auguro soltanto quello che i più non hanno.
Ti auguro tempo, per divertirti e per ridere;
se lo impiegherai bene, potrai ricavarne qualcosa.

Ti auguro tempo, per il tuo fare e il tuo pensare, non
solo per te stessa,ma anche per donarlo agli altri.
Ti auguro tempo, non per affrettarti a correre,
ma tempo per essere contenta.

Ti auguro tempo, non soltanto per trascorrerlo,
ti auguro tempo perché te ne resti:
tempo per stupirti e tempo per fidarti
e non soltanto per guardarlo sull'orologio.

Ti auguro tempo per toccare le stelle
e tempo per crescere, per maturare.

Ti auguro tempo per sperare nuovamente e per amare.
Non ha più senso rimandare.
Ti auguro tempo per trovare te stessa,
per vivere ogni tuo giorno , ogni tua ora come un dono.

Ti auguro tempo anche per perdonare.

Ti auguro di avere tempo,
tempo per la vita.

(Elli Michler)

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domenica 9 settembre 2007

Dottore?

Non mi crescono più i capelli.
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venerdì 7 settembre 2007

C'ho i poteri!

Mi rendo conto di nutrire una pericolosa inclinazione verso qualsiasi forma di dipendenza.

Tra le più deleterie e subdole, quella per i telefilm. E come se non bastasse, in questi casi mi si sviluppa un incontrollabile senso di immedesimazione, che va dall'illogico al patetico, a seconda di quello che sto guardando.
Patetico era quando avrei fatto carte false per essere al posto di Joey a crogiolarmi nel triangolo amoroso con Pacey e Dawson, o quando ho sognato di baciare il dottor Carter in edicola (2 volte. Ahhh...i miei sogni vipps...un sacco che non mi ricapitano. Uf).
Illogico quando, come in questi giorni, mi ritrovo improvvisamente imbambolata a pensare quali possano essere i miei superpoteri. Sì perchè ho iniziato a vedere Heroes.

Ingenuamente ho pensato che dopo una primavera di magra, in cui non seguivo più niente, potevo concedermi un nuovo vizietto... e poi me hanno parlato così bene.
Massì, che male mi farà.
Nessuno, a parte coinvolgermi in una spirale senza fine perchè già so che faranno "n" serie e io dovrò vederle tutte (non mi piace lasciare le cose a metà...), distrarmi continuamente nell'inutile tentativo di spostare gli oggetti della mia scrivania con la forza del pensiero, e costringermi a riconsiderare le mie credenze magiche di bambina, frutto di infiniti cartoni animati monotematici come Magica Emi, Nana Supergirl o l'Incantevole Creamy.
Oltre che scrivere post inutili. Ma quello lo facevo comunque.

Pensavo quindi ai miei nuovi poteri... da piccola avevo il pupazzo/consigliere parlante e la bacchetta magica. Ma ora sono una donnina, devo sviluppare nuove potenzialità. Saper muovere le orecchie o fare le scoreggine con le mani non mi basta più.

Scarto subito l'indistruttibilità della cheerleader, perchè alla lunga è noiosa.
La spogliarellista non ho ancora ben capito cosa possa fare, ha una specie di doppia personalità, ma scarterei anche lei, visto che di doppie triple e quadruple personalità ingestibili io ne ho a sufficienza.
L'artista che riesce a immaginare il futuro... Nonononono non se ne parla.
Il giapponese simpatico che riesce a fermare il tempo... Ecco inizia ad essere interessante.
Jesse che sa volare...un po' il sogno di tutti... Non sarebbe male.
Il poliziotto che sente cosa pensano gli altri... Beeeello... Anche se tutta questa verità mi farebbe un po' paura.
Il cattivone che ancora non ho capito cosa sa fare... No, perchè è cattivone.
(Ci tengo a precisare che questo elenco non ha nessuna validità scientifica, critica, ecc...quindi nessuno faccia il pignolo se ho sbagliato qualcosa... Sono appena alla seconda puntata!)

In realtà mi piacerebbe poter essere invisibile, come la donna invisibile (ecco vorrei anche essere un po' Jessica Alba, già che ci siamo), così vado a curiosare dove voglio senza farmi vedere...
Se potessi teletrasportarmi ancora meglio, faccio meno fatica. Anzi, vorrei potermi trasformare negli oggetti. O allungarmi come Elastic Girl. E per finire, il volo, come tutti i super eroi che si rispettino.
La mia anima di gossippara curiosa sarebbe appagata.
Certo perchè mica mi interessano i poteri per salvare il mondo... Mi interessano per intrufolarmi dove dico io, o per rendermi la vita più comoda.

Sono un'eroina egoista, pettegola e scansafatiche. SuperSailorValeMoon è tornata!!!



PS. Le scoreggine con le mani sono un'attività di tutto rispetto.
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martedì 4 settembre 2007

Budapest, Sziget Festival- parte III

Giusto per rendere giustizia anche all’aspetto culturale, alla fine ridendo e scherzando possiamo dire di aver visto tutto il centro di Budapest... Ok che il bello è anche andare in giro per le zone meno turistiche, ma come prima visita, avendo fatto anche altro, mi sembra più che buono poter dire di aver esaurito la parte più “commerciale” della città.
Quindi anche lì, chilometri a piedi, foto come se piovesse, momumenti, chiese, piazze e tutto ciò che il turista medio può desiderare. Ci sta anche questo.

In sostanza allora, tutto quasi perfetto. Quasi per due motivi, la pulizia e la pioggia.

Per il primo, alla fine più o meno l’escamotage si trovava, anche se l’aspetto igienico del Festival resta senz’altro il più drammatico. Bagni chimici (i “ToiToi”), fontanelle e container. Tutto qui. E tutto sempre pieno di gente perché un tantino sproporzionato rispetto all’affluenza.
Faccio tanto la schizzinosa ma sono anni che vado in campeggio, suvvia, poi ci si abitua a tutto e così ho fatto anche stavolta. L’unica cosa a cui non farò mai e poi mai il callo è però il senso di disgusto quando vedo gli stranieri che entrano in bagno scalzi. Io sarò paranoica che mi rimbocco i pantaloni e cammino a rallentatore per non sfiorare niente, ma non mi spiego come facciano questi a calpestare qualsiasi schifezza a piedi nudi e senza fare una piega… Brrr…
Scelta tattica è stata quella di piazzare la giornata alle terme a metà settimana. Taaaac.
Che per tre donnine stanche zozze e doloranti, è stato un toccasana.
Poi le terme a Budapest sono famose, quindi uniamo l’utile al dilettevole no?
Siamo rinate… Unica pecca è stata l’ennesima sconfitta personale verso la sauna. Ci entravano tutti, stavano dentro 10 minuti, poi acqua gelata, e dicevano di stare tanto bene, di provare, dai che tanto è un attimo, ma poi credici è stupendo. Io lo so che nella sauna sto male, ci ho già provato, ma son testarda. Così apro la porta vaporosa….ma mi viene addosso tanto di quel fumo bollente che non riesco nemmeno a tenere gli occhi aperti….vago per qualche metro seguendo il muro e già mi vedo, sudatissima, sull’orlo dello svenimento, che procedo lenta a tastoni…ma chi me lo fa fare? Quindi esco, mi arrendo, e l’ebrezza del caldo/freddo sarà per un’altra volta.

E poi, la pioggia. Che è brutta se sei in vacanza. Che diventa pericolosa se si associa al temporale e la tua tenda è nel bosco. Che rompe proprio le palle se tutto ovunque intorno a te si inzozza di fango. I nostri vicini francesi hanno pensato bene allora di inventare un beneaugurante ritornello da intonare a squarciagola…”Stooopp the rain to Buudapeeeest!!!” (sulle note di “Knockin' On heaven's Door”…). All’alba. Ogni mattina. Proprio di fianco a noi. Accompagnati da tamburelli, ticchettii vari e coretti. Da uccidere, davvero, anche se alla fine. ha funzionato.

Mi viene in mente che di cose da dire ce ne sarebbero ancora un sacco, ma sta cosa delle puntate mi sta un po’ stufando. Quindi faro una breve selezione e dirò ancora che: c’erano un sacco di bancarelle, siamo state anche al Luminarium che era un percorso tutto colorato dentro a delle bolle giganti di plastica (???), e per due sere siamo state a uno spettacolo di Drag Queen assolutamente favoloso. Così, per la cronaca.

Ultima cosa, mi sono positivamente stupita del clima “pacifico” che si respirava (e si vedeva). Date le premesse, mi sarei aspettata gente un po’ più “molesta”, che so, risse, viuulenza, o fattoni fastidiosi. E invece no. Niente di niente. Non è che c’erano gli angioletti, però con la roba che comunque girava nessuno rompeva le palle a nessuno, ma si sballava in pace per conto suo e stop. Che poi, nonostante quello che si possa pensare, la gente non era lì solo per quello. Anzi, altra sorpresa, tanta tanta gente era lì solo per il piacere di sentire della buona musica, senza cercare “l’eccesso“ (ma come parlooo?) a tutti i costi, ed era lì proprio per il gusto di esserci in quanto amante della musica e basta.
Non so, da noi una situazione simile avrebbe dato libero sfogo a furti, saccheggi, risse e vandalismo. Sarà che ero in vacanza, sarà che ero presa bene, ma mi sembra che non ci sia stato niente di tutto questo al Festival.
Il bello era proprio che potevi davvero fare quello che volevi, e mi sembra che nessuno abbia “abusato” di questa libertà…Lì nessuno si stupiva di niente, viste le stranezze che giravano, quindi se volevi girare in mutande o vestirti da babbo natale, nessuno ti diceva niente. E infatti ho ballato un sacco. Perché a me ballare piace proprio tanto, e se sono ignorante in fatto di musica, ciò non toglie che mi piace tanto ascoltarla, e ballarla se posso. E quando non lo faccio è perché mi vergogno, ma lì no, tanto non c’era nessuno a cui importava quello che facevo. Quindi chissenefrega, io ho straballato tutte le sere.
Ed ero pure sobria.
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lunedì 3 settembre 2007

Budapest, Sziget Festival- parte II

Il primo giorno tutto sommato è andato come previsto...visita alla città e ritorno all'Isola con concerto al seguito.
La parte migliore è stata decisamente il ritorno all'isola...eravamo sporche, stanche morte e accaldate. Senza volerlo la nostra tenda era vicino a uno dei palchi principali, il World Music Stage, il secondo come grandezza e importanza.
Così, ignare di quello che ci stava per succedere, abbiamo pensato bene di andarci a riposare un attimino nel prato lì davanti. E così è iniziato una specie di rito, ripetuto anche i giorni successivi (sigh, pioggia permettendo), e l'ora dell'aperitivo si passava così, nella forma più sincera e primordiale del concetto di svacco.
Birra, musica e piedi scalzi. Echiciammazzannoi?
Stare sdaraiati in un prato per me è già bello. Se puoi stare scalza ancora meglio. Se hai sete hai e la tua bella birra fresca lì accanto ti senti un po' in paradiso. Se c'è anche della musica dal vivo il tutto si fa meravigliosamente raro. Se poi ti prende e ogni tanto puoi alzarti a ballare insieme alla gente intorno a te, diventa qualcosa di irripetibile. Poi a rendere il tutto perfetto ci sono la temperatura giusta e l'ora giusta. Insomma la pace, e la libertà, allo stato puro. Che se ci ripenso mi viene il magone per quanto mi sentivo bene.

Prima sera, primo concerto. L’inaugurazione del Main Stage, il palco principale, era stata affidata ad un gruppo del posto, praticamente i “Pooh ungheresi”, solo un po’ più rock ‘n roll. Non si sa come hanno attirato un’infinità di persone di tutte le età, quindi noi vista la ressa e l’incomprensibile entusiasmo di tutti i presenti, abbiamo pensato bene di dedicarci alla sperimentazione culinaria: stand indiano e chiacchiere da taverna.
Alla fine, e giustamente, le uniche cose programmate e “rispettate” nel corso della settimana, sono stati i concerti.
Alcuni visti perché famosi, altri consigliati da sconosciuti strada facendo, altri ancora sono stati una vera e propria (piacevole) sorpresa. Poi questa cosa del “concerto a domicilio” mi piaceva proprio. Tutta quella buona musica, per tutti i gusti, a tutte le ore, e in più la gente e l’atmosfera, insomma tutto il pacchetto fruibile 24 ore su 24, e senza sbattimenti.
Niente biglietto da comprare, niente spostamenti in macchina, niente cose che devi restare lì per forza perché ormai hai pagato.
Se volevi sentire quella musica la sentivi, se te ne piaceva un’altra cambiavi, se volevi bere bevevi, mangiare mangiavi. Se volevi semplicemente sederti a vedere la gente camminare, la serata ti passava lo stesso per la fauna che c’era.
Così stato nei giorni successivi, con molta nonchalance si passava da un palco all’altro, potendosi permettere di sentire “un po’ di…” gente più o meno famosa, a nostro assoluto piacimento.
Il primo vero concerto, dall’inizio alla fine, è stato Manu Chao, seconda sera.
Arriviamo decisamente in anticipo, e da secchione ci piazziamo un po’ avanti…”Così vediamo bene”.
Nel giro di una mezzora il prato davanti al palco si riempie, peggio della sera prima. Faceva un certo effetto, vabbè che a me vedere tanta gente tutta assieme, soprattutto a un concerto, fa sempre un certo effetto. Vabbè chissenefrega.
Il concerto comincia. “Uuuuhhh come siamo avanti!!! Beeeellloo!!.....Eh sì un po’ strettini….però mi ricavo il mio posticino per ballare…..mmh ballare magari no, però posso saltare!! Saltano tutti!! Siiììì saltiamoooo!!! Tutti insiemeee!! Che bbbbello, quanto ci divertiamo, siamo proprio gggiovani!!!....Saltare…si mi piace saltar….AHIA!! Ehi bello…quello è il mio piede! E’ inutile che mi guardi così mi hai fatto male…..Vabbè….Beeella questa la conosco, la canto anche io!!...Lalalalala….AHIA! Ma che ca**o, ancora tu?? Mi stai pestando i piedi ok? Fatti più in là!!... eccheppalle!! E questa cos’è?? Mi è arrivata in testa una maglietta voncia!!! …..AHIA!! Ehi piano…Dovete passare ok….Ciao, si ciao, ok sei ubriaco, no, nonono non hai capito, io resto qui, non mi trascinare, dai...Ciao eh, ciao, sisisi ci vediamo.....Lalalala..E questo chi è???... Mamma mia quanto sei viscido…e sudato….occheschifo ma possibile che gli omoni alti unti sudati e puzzolenti sono sempre di fianco a me…..Uuufff sto tizio comincia a rompere….Ehi EHIIIII aiutooo!!!! Mi trasciano viaaaa…..Cof cof…..no no….mi faccio un pochino più in là….magari è un po’ più tranquillo…..ecco, qui magari….anzi no, facciamo un po’ più indietro….ancora un pochino…..tanto vedo uguale….ancora un po’ già che ci siamo, ecco qui…Uuhh si qui è perfetto!”
Insomma, la morale è che nel giro di un’ora mi sono messa in fondo, che tanto Manu Chao dal vivo l’ho visto, i maxischermi sono una gran cosa, e avevo anche il mio metro quadrato per ballare come volevo. Bello sì stare in mezzo alla gente, ma una volta che l’hai provato, dopo che ti sei fatta coinvolgere, calpestare, urtare, inzozzare da chiunque, dopo che hai pogato un po’ in mezzo alla massa, dopo che hai saltellato come una cavalletta per mezzora…si insomma, dopo tutto questo magari hai voglia di goderti il concerto come piace a te, e allora sarai meno ggiovane perché non sei là proprio in mezzo alla ressa, ma ci vedi lo stesso perché sei alta e, in fondo, è solo Manu Chao.

Stessa scena più o meno per i concerti successivi, praticamente i “big” li abbiamo visti tutti….Pink, Madness, The Chemical Brathers, Nine Inch Nails, Sinead ‘o Connor….poi però il bello è stato curiosare nei palchi minori, con concerti di gente meno famosa ma altrettanto brava. Tra le scoperte, più o meno piacevoli, Mao Mao, Sud Sound System, Gogol Bordello, Ska Cubano, Gocoo, Tool. Ok sono ignorante in fatto di musica, lo so lo so….pazienza, sopravviverò.
E infine una serie infinita di altra gente davvero davvero sconosciuta o che almeno per me resterà tale… Una menzione particolare va al palco del Guiness dei Primati, dove per tutta la durata del Festival, ininterrottamente giorno e notte, musicisti di ogni genere si sono dati il cambio per battere un record. Che non so di quanto fosse, ma spero che ce l'abbiano fatta.
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