giovedì 28 febbraio 2008

24 ore aggratis

Il 29 di febbraio c'è una volta ogni 4 anni.
Quindi possiamo ragionevolmente affermare che non è una data indispensabile, se non a far quadrare il calendario.
Se per 3 anni ne facciamo tranquillamene a meno, vuol dire che nel quarto, cosiddetto bisestile, il 29 non è altro che un giorno uguale agli altri. E' soltanto un'aggiunta, giusto?
Un'aggiunta che consiste in 24 ore regalate, ovvero preziosissimi minuti e secondi "in più" per ciascun essere umano.

E allora, dico io, il 29 di febbraio dovrebbe essere un giorno di festa nazionale, mondiale, universale, un giorno intero dedicato al riposo, al cazzeggio e alla libertà di fare qualsiasi cosa.
Si tratta di tempo, t e m p o, cosa assai preziosa.
Tempo gratuito aggiunto alla vita di ognuno, che andrebbe speso come meglio crediamo.

Da giorni sono così assonnata, stanca e perennemente in ritardo su tutto che questa del 29 febbraio ora mi sembra un'idea geniale. Sto messa bene insomma.
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domenica 24 febbraio 2008

From Brazil

primero pensado
segundo pensado
tercero pensado

mercoledì 20 febbraio 2008

9 3

Novantatreesimo post.
Incredibile come passa il tempo quando ci si diverte eh!

Eh?
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venerdì 15 febbraio 2008

PS. Una volta per tutte

Lo so che non si cominciano le frasi con:

  • e
  • ma
  • però
  • che
  • come
  • ...
Ma lo faccio lo stesso perchè a me mi piace così.
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22 febbraio 2008

I musical non mi fanno impazzire, anzi.
Ma spero che Tim non deluda.
Sono moooooolto curioooosa.

martedì 12 febbraio 2008

Dottore?

Deve sapere che io sono una che è abituata a commuoversi per tutto. Viaggio sempre con il fazzoletto a portata di mano, per vari motivi tra cui questo.
Credo di aver cominciato con la pubbilicità della pasta di tanti anni fa, con la bambina ritardataria che si portava a casa il gattino nell'impermeabile giallo. Struggente.

Tante cose mi fanno inspiegabilmente piangere, come le premiazioni, le vittorie sportive in tv, l'inno italiano all'inizio delle partite, i "lieto fine", le lettere dei familiari ad Amici, l'annuncio di un matrimonio, di una nascita, un regalo inaspettato, e altre cose che sinceramente mi vergogno a raccontare...

Questo fino a qualche mese fa.
Infatti l'ultima volta che ricordo di aver pianto deve essere stato verso novembre/dicembre, ma per una pallonata in piena faccia.
Dopo questo più niente, nemmeno un po' di congiuntivite.
Cosa mi succede?? Sono diventata insensibile? Sono diventata felice? Mi si sono seccati i generatori di lacrime?

Non capisco, c'è qualcosa che non mi torna.
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venerdì 8 febbraio 2008

Into the wild

Non riesco bene a dare un parere su questo film.
Negli ultimi tempi ero abbastanza impietosa verso prodotti cinematografici poco interessanti, mi addormentavo direttamente in sala, cosa che invece fino a un po’ di tempo fa, almeno per “rispetto” verso il pagamento di un biglietto, non mi succedeva mai.
Ieri sera, nonostante le quasi tre ore di proiezione, non ho accusato nemmeno uno sbadiglio. Segno che, in qualche modo, questo film mi è piaciuto.
Mi ero vagamente informata sulla trama, mi aspettavo sicuramente qualcosa di simile, ma che forse mi invitasse a riflettere di più, cosa che non è successa (citazione finale a parte). Perlomeno non subito, visto che a differenza di eiri sera, oggi ci sto pensando molto di più.
Credevo di uscire dal cinema con la voglia di mettermi uno zaino in spalla e partire, ma non è nemmeno un film che si riduce a quello, cioè al classico “on the road” della serie “siete tutti dei cinici superficiali, io che sono uomo di mondo ho capito tutto dalla vita”, o che ti lascia quella voglia di cambiare tutto e ricominciare.
A me il protagonista, più che coraggioso e rivoluzionario, il più delle volte mi è sembrato un pazzo incosciente. I casi sono due, o sono diventata tremendamente vecchia, oppure non sono riuscita a immedesimarmi a tal punto da capirne la reale complessità. Probabilmente è così, anche perché alla fine quando ho scoperto che si trattava di un film tratto da una storia vera, le scelte del protagonista mi sono sembrate già più affascinanti.
Sicuramente mi è piaciuta molto la costruzione di tutta la narrazione… Non lo so se Sean Penn fosse al suo debutto come regista, sta di fatto che secondo me ha fatto un bel lavoro: la suddivisione in capitoli, i continui salti temporali, la voce narrante... Colonna sonora e fotografia poi, sono davvero molto belle.
A posteriori mi sono accorta che ci sono pareri molto discordanti su questo film, della serie “o si ama o si odia”, per cui mi fa strano sentirmi così “a metà strada”…Però lo consiglierei comunque.

Bisogna chiamare le cose con il loro vero nome

La felicità è reale solo se condivisa
(Tutti d’accordo? Io non ho ancora deciso)
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lunedì 4 febbraio 2008

Sogno o son desta?

O___O
Indecisa se ridere o se piangere. Di commozione ovviamente.

Dal TgCom* di oggi:
"I Bee Hive di nuovo sul palco
Tornano col singolo "Don't Say goodbay"
Sono in studio con qualche anno di più sulle spalle, ma la grinta degli anni Ottanta. I Bee Hive, la band della serie "Love me Licia", stanno organizzando la reunion. Manuel De Peppe (Matt), con Pasquale "Mirko" Finicelli (voce), Sebastian "Satomi" Harrison (tastiere), Luciano "Paul" De Marini (chitarre) e il nuovo entrato Tony Amodio, hanno registrato tra New York, Milano e Napoli il singolo "Don't Say goodbye", che uscirà in primavera.
Musica ed arrangiamenti della canzone sono di Manuel De Peppe che si è occupato anche della produzione artistica. Il testo l'ha scritto in collaborazione con il 22enne Tony Amodio (vero nome Antonio Amodio, nato a Castellammare di Stabia), nuovo bassista della band scoperto da De Peppe in America dove nel 2006 pubblicò l'album "Déjà vu". In preparazione i Bee Hive hanno anche un tour internazionale che li porterà in diverse città Italiane, ma anche Svizzera, Malta, Albania, Slovenia e, forse Oltreoceano. "

(fonte: http://www.tgcom.mediaset.it/spettacolo/articoli/articolo398842.shtml)

Ditemi che è tutto vero! Un tour!! Già mi vedo sotto al palco!
"Uuuhhh io con te vorrei essere già sull'autostrada - freeway....!"

*I love tgcom!!
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domenica 3 febbraio 2008